[Film che non ti aspetti] Locke

Spulciando il sito della Festa del Cinema in cerca di un film in promozione che meritasse, ho guardato il trailer di "Locke" e mi sono detto "eccolo".



Locke, Ivan Locke, è un capocantiere che lavora in un qualche posto intorno a Londra, ed ogni sera per tornare a casa da lavoro impiega circa un'ora e mezza di viaggio come tanti pendolari in giro per il mondo. Ma durante quella particolare sera il viaggio di Locke non sarà quello ordinario. 

E' la notte prima del giorno più importante della sua carriera lavorativa: la più grande colata di calcestruzzo in Europa è sotto la sua responsabilità, un affare da svariati milioni di sterline che dipende semplicemente dalla sua abilità e pignoleria sul posto di lavoro. Non devono esserci sbavature, non un singolo tassello fuori posto: ma lui è il migliore in quello che fa ("Pensa al calcestruzzo, fallo per il calcestruzzo!" cit.).

Se non fosse che un particolare accadimento riaffiora dal suo passato e nel giro di un viaggio in auto per tornare a casa gli ribalta completamente la vita. 
(Diciamo che un po' se l'è andata a cercare eh...ndr)

Signor Locke, lei fa bene ad esser disperato, però è anche colpa sua eh...

Durante il viaggio, filmato in tempo reale e senza stacchi (*), Locke dovrà tentare di arginare il disastro e rimettere in piedi la sua vita armato soltanto del telefono, in un susseguirsi di chiamate sempre più disperate alla moglie, al capo, al fido assistente, ai figli, che però sullo schermo non compaiono mai. 
Quello che ci viene mostrato è il volto di un uomo stressato, freddo, che lotta contro i suoi stessi errori per non ricadere, scopriamo, nel retaggio del padre.

Fuori dall'auto, unica location del film, scorre il traffico, piove un po': le gocce di pioggia sul parabrezza distorcono le luci e le rendono soffuse, sfocate, quasi ad isolare ancor di più il "povero" Locke nei suoi problemi; sfrecciano i Tir, degli operai riparano un pezzo di strada.

Molto belle regia e fotografia, come detto prima il film è stato realizzato in tempo reale: la durata è esattamente quella del viaggio di ritorno dal cantiere verso casa, e se la domanda è "ma si riesce a reggere l'attenzione guardando un tizio che parla al telefono, inquadrando per il 90% del tempo soltanto lui all'interno del suo abitacolo?", la risposta è "assolutamente si"; il regista è stato abile a suggerirci una sorta di ansia sfruttando improvvisi rumori del traffico, inquadrature dal fianco dell'auto, il raffreddore del protagonista e qualche cedimento dovuto alla stanchezza da stress. 
Bravissimo ovviamente Tom Hardy che con la sua interpretazione tratteggia un uomo disperato ma lucido e calcolatore che vede la sua vita sgretolarsi tra le sue mani in un battito di ciglia.

Anche la colonna sonora è degna di merito, e rimane in mente ben oltre i titoli di coda: forse non c'entra molto come genere ma come coinvolgimento emotivo che riesce a creare mi ricorda i primi 20 minuti di "Drive".

Guardatevi il trailer, e godetevi questo gran bel pezzo di pellicola, costa solo 3 euro!




(*)Da wikipedia:
 Steven Knight ha girato il film in tempo reale. Knight commenta così la scelta:
« È stata una gioia ed una grande sfida realizzare Locke in una maniera totalmente nuova. Girato in real time, Locke è una novità: Hardy domina lo schermo da solo mentre la macchina da presa non stacca mai. »

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