Overlord, 70 anni dopo

Oggi, quasi per caso, ho notato che sono passati 70 anni dallo Sbarco in Normandia. 



Nel primo mattino del 6 giugno 1944 cominciò l'Operazione Overlord, un imponente sbarco a sorpresa sulle spiagge del nord della Francia (nome in codice Sword, Utah, Omaha, Gold e Juno), preceduto da consistenti lanci aviotrasportati nottetempo, diede il via all'ultima fase del secondo conflitto mondiale che si concluderà sul suolo europeo circa un anno dopo con la presa di Berlino e il suicidio di Hitler.

Essendo maniaco di storia e ricorrenze, mi ha fatto piacere ricordarlo a me e a chi leggerà questo post troppo veloce, vuoto ed inutile rispetto alla grandezza tragica di quegli eventi.

A prescindere dal discorso ideologico, dalla revisionismo storiografico e da tutto quel che si vuole, lo sbarco in Normandia fu l'evento che iconograficamente mi fece interessare ancor di più alla storia di quella enorme e folle tragedia durata sei lunghi anni. 


Forse a causa di un film che vidi al cinema nel 1998, il celeberrimo "Saving Private Ryan". Non c'è sicuramente bisogno di presentarlo; già al momento della sua uscita nei cinema e poi negli anni successivi fu apprezzato come merita ogni grande pellicola, e in egual misura criticato per l'eccessiva crudezza (ma la guerra è guerra, e non credo si debba mai esser teneri nel trattarla come la sciagura che è) e per l'eccessiva faziosità, ritraendo gli americani come eroi assoluti che scomodano un certo numero di uomini soltanto per andare a cercare un soldato disperso e riportarlo alla madre che ha nel contempo perso tutti gli altri figli periti difendendo la patria. Sull'irrealtà di tale circostanza non credo ci possano esser dubbi, e sulla faziosità neanche. Ma per me quel film è e resterà sempre un grandissimo pezzo di cinema che mi fa spegnere il senso criticone che è insito in me ed ogni volta che lo riguardo mi esalto come fosse la prima volta. E se penso all'orrore della guerra, e la disprezzo, il seme di tutto questo forse lo ha gettato proprio quella visione quasi scioccante nella sala buia. 

Fu l'inizio del colonialismo americano in terra europea? Fu il primo eroico atto della liberazione dal male? Io la mia idea ce l'ho, e ovviamente non è in nessuno dei due estremi opposti. Ognuno si faccia la sua idea, si documenti, l'importante è che eventi come quello non debbano esser più necessari.

Circa 20000 uomini persero la vita in quei giorni, da una parte e dall'altra, perché ci credevano davvero, o perché erano costretti. I generali alleati temevano perdite ancor più consistenti. Chissà come sarebbe oggi l'Europa se quello sbarco fosse fallito.

Vi lascio in calce alcune foto scattate dal famoso reporter ungherese Robert Capa, presente quel giorno sulla spiaggia di Omaha. A quanto pare ne scattò 106, ma per un errore di sviluppo ne rimasero soltanto 11, che bastano a mio avviso a sottolineare che aria tirava nel nord della Francia quel giorno.








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