"Ricordati di spegnere il satellite"

Beh, stavolta è finita davvero, a quanto pare.
E non ci speravo quasi.

Con la tesi portata in stampa, nella immodificabilità quasi cristallina nascosta dietro le tre lettere PDF, un grosso peso è tolto.
Ma è già da qualche settimana (soltanto??) che sento, ineluttabile, il peso di tutti questi 11 lunghissimi anni di vita d'ateneo, che è ricaduto come un meteorite sulla mia volontà di impegnarmi nello sprint finale, quell'iniezione di adrenalina assurda che è l'unica che ti tiene sveglio (e diciamocelo, in vita) durante le convulse ed assurde settimane pre-libertà che mi sta mancando sempre più. Intorno a me, giustamente, sento eccitazione ed euforia da parte dei miei colleghi, che come me non vedono l'ora di sganciare questo fardello ed affidarlo alla storia, ma a me manca qualcosa.

Per quanto fortemente per tanto tempo abbia accarezzato l'idea, l'abbia cullata per quanto irrealizzabile, e finalmente sia riuscito quasi incredibilmente a farla mia, ora credo di aver chiesto tutto alla cara, vecchia Scuola d'Ingegneria Aerospaziale.

Ho imparato realmente ed in modo ufficiale ciò che mi ha affascinato per anni, ne ho scoperto i lati teorici e anche quelli meno piacevoli e pesanti, ma è stato, e non sono esagerato, coronare un mio sogno. Ho conosciuto bella gente, vissuto momenti divertenti ed entusiasmanti (quanti possono dire di aver visto qualcosa costruito da sè andare nello spazio?), tanta stanchezza, tante soddisfazioni, tante arrabbiature, ma ne è valsa la pena.



E all'atto finale? All'atto finale non ci arrivo con l'entusiasmo dell'altra volta, ma più con la voglia di dire: è stato meraviglioso, ora comincia un'altra vita.

Sarà migliore? Sarà peggiore? Forse sarà, come diceva Peppino Barletta, soltanto "diversa". L'importante è che ora penso di sentirmi davvero pronto.

Commenti

  1. Complimenti, Ste! Sono felice per te, davvero! Ti meriti tutte queste soddisfazioni! :) Un abbraccio!

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  2. Vai e spacca tutto -e tutti! Io, purtroppo da cugino indecente che sono ti dico qua ciò che credo già sai e penso Marco ti aveva anticipato: purtroppo non potrò esserci fisicamente (e la cosa mi provoca rabbia e fastidio più di quanto puoi credere), con il pensiero però sarò là. Và e sii libero, te che puoi, finally!
    Poi ci sentiamo prossimamente, di sicuro venerdì!

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  3. Bravo fratello!!! Hai detto bene, sarà "diversa", ma non per questo più brutta o più triste... sicuramente ciò che hai trascorso lo porterai dietro con te!! Ma non devi temere niente, soprattutto tu che vai fortissimo ;) :*

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