#emergenzaneve

Viaggiare in treno per me è una necessità, ma sinceramente e per fortuna sta diventando anche un piacere. Quasi.
Beh, al netto di ritardi, caos, aria condizionata caldo-freddo (nel senso che "tutto freddo" e "tutto caldo" sono le uniche due modalità), ciccioni che si siedono accanto a te o ancor peggio gente che non è molto confidente con la saponetta, viaggiare in treno è assolutamente rilassante e mi permette di avere ore da passare che posso dedicare esclusivamente a leggere, scrivere e guardar film, che non è una cosa malvagia in fondo.

In realtà mi piace anche perché adoro vedere l'Italia che mi scorre al fianco, osservare come cambia il paesaggio in modo graduale, bearmi del riapparire del mare all'improvviso, e accorgermi del fatto che mi manchi, ogni tanto.

Venerdì il mio classico viaggio di ritorno in Terronia è stato leggermente più ostico a causa della famigerata Big Snow, che ha fatto svegliare il centro-nord sotto una pesante coltre di neve che ovviamente ha paralizzato i trasporti (anche se i meteorologi l'avevano annunciata con largo anticipo, ma vatti a fidare). 
A parte una quasi canonica novantina di minuti di ritardo, osservare il mio classico tragitto invaso da una atmosfera così differente dal solito ha stimolato la mia fantasia, e pur non avendo i mezzi giusti probabilmente, mi sono messo a scattare foto con il cellulare per auto-documentarmi le tappe di un ritorno a casa un po' diverso dal solito.

Perché non farne un piccolo esperimento sul blog?
Quindi, in un immaginario ritorno a venerdì, con la sola voglia di tornare a casa, di alzarmi da quel sedile divenuto troppo scomodo, qui di seguito le foto sfocate, mal inquadrate, dietro il filtro del zozzume dei finestrini del Frecciabianca ed in generale bruttine che mi ricorderanno della #emergenzaneve.


PS. Avrei voluto fare dei video in realtà, e montarli in quei modi belli che sono tanto in voga, ma sono ultraprincipiante e nel momento in cui l’avessi finito sarei stato già in maniche corte.

PPS. Perché non l'ho messo su Facebook come album? Perché come foto fanno schifo, ma mi faceva piacere scrivere cosa c'era dietro.

PPPS: Se sentite lo strano impulso irresistibile di vedere le foto più grandi, cliccateci sopra. Purtroppo incorporarle più grandi nel post me le mozzava, per motivi a me ignoti. Blogger ti domerò!

#emergenzaneve #bigsnow

Come titolo, prendo in prestito la attinentissima vignetta di Lorenza di Sepio (in arte Simple&Madama). Andate sulla sua pagina, che fa morire dal ridere!



Appena fuori Milano. In città nevicava, appena usciti di più. Non so perché, ma succede sempre così. Sarà lo smog che ci protegge?


Adoro i torrenti e i piccoli corsi d'acqua. Quando il tempo è così poi hanno un colore tenebroso che mi ispira moltissimo.


Ed ecco Piacenza. In Emilia-Romagna nevicava molto di più rispetto alla Lombardia.



La campagna padana sommersa di neve.


Eccoci a Fidenza. Novanta minuti passati in stazione, a guardare la neve che cadeva sempre più insistentemente. Alla fine uno non ha mai tempo per fermarsi ad osservare un fenomeno come una nevicata, ma quando puoi ti accorgi che il mondo si intorpidisce.


Dopo il lungo ritardo, si arriva a Parma. Quel torrente lì non lo capirò mai. Quest'estate quando ho visitato la città sembrava un innocuo rigagnolo e di lì a poco esondò, creando disagi. Anche con la neve pareva minaccioso...


Questo dovrebbe essere il fiume Secchia, ma se non lo è ricordatevi che ho usato il condizionale...



Modena. Tantissimi passeggeri infreddoliti ed adirati dal maltempo. Dagli torto...





Dicevano che fosse Bologna il punto critico da superare, e poi era tutto liscio. In effetti...



 

...in effetti a sud di Bologna, la neve comincia a diradarsi, e la precipitazione diviene molto più liquida (e fastidiosa)



A Cesena la neve non si vede più. (In foto il Dino Manuzzi, lo Stadio)


Rimini sotto la pioggia...


...e il mio caro Mare Adriatico che seppur burrascoso fa da specchio ad un cielo quasi azzurro!


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